Khaled Khateeb (White Helmets): bannato dagli Usa diventerà una star in Lucania..

Il 25 febbraio 2017 il Lucania Film Festival posta su Facebook: «Usa vietano l’ingresso al siriano Khaled Khateeb e salterà la notte degli Oscar. Il LFF[1] lo invita all’edizione 2017 [della kermesse cinematografica che si terrà a Pisticci (MT) in Lucania, ndR], per vincere insieme»[2]. Khateeb (o Khatib) è il fotografo dei “White Helmets”[3] – “Caschi Bianchi”. Il post inizialmente è di poche righe (foto 1), nel momento in cui scrivo risultano presenti più di 100 commenti di utenti decisamente contrariati, alcuni addirittura indignati. In seguito LFF modifica il post (foto 2) – ipotizzo – per replicare alle tante critiche ricevute. LFF auspica, dunque, di «vincere insieme» con Khaled Khateeb. Cosa intende «vincere» LFF con un soggetto che è così sgradito al Dipartimento di Sicurezza USA, viste le «riservate informazioni negative»[4] sul suo conto, tanto da non ottenere il visto di ingresso? Khateeb, invece, dichiara su Twitter[5] di essere in possesso del visto USA, ma di non avere tempo per gli OSCAR: «la priorità è aiutare la nostra gente». Cos’è accaduto realmente forse non lo sapremo mai. La produzione cinematografica internazionale è davvero sterminata e numerosi sono i protagonisti del jet set innamorati dell’Italia, quindi viene da chiedersi come mai LFF decide di pubblicizzare proprio “The White Helmets” ed estende formale invito precisamente a Khateeb. Chi ha avuto l’idea? Perché? Come mai LFF prende questa posizione piuttosto politica e tutt’altro che imparziale sulla delicata questione siriana? L’episodio non è passato inosservato ai più ed il Dipartimento Regionale Immigrazione di Fratelli d’Italia[6] rilascia un comunicato: «[…] è semplicemente inaccettabile che uno dei responsabili [Khaled Khateeb ] di questa brutta pagina della cronaca del Medio Oriente venga ospitato in Lucania, per di più a spese nostre». FdI considera, inoltre, «l’ipotesi di revocare i finanziamenti per questo evento, soprattutto se non vi sarà un’immediata retromarcia dei suoi vertici sulla grave problematica [sollevata]». LFF replica diramando una news[7] in cui si legge: «[…] LFF pondera le sue scelte e le concretizza rimanendo nell’ambito della legalità […] e non si erge a tutore di una lettura univoca di una situazione intricata e complicatissima come quella siriana. Soprattutto, non ritiene di poterla ricondurre alle categorie manichee dei ‘buoni’ e dei ‘cattivi’, pur riuscendo a mantenere una lucida capacità di analisi del quadro geopolitico, mediante studio dello stesso e evitando di ricadere negli echi di una propaganda ideologica e grossolana». Se LFF, come dichiara, «non riconduce a buoni e cattivi», mantenendo una posizione «di lucida analisi sulla questione», allora perché invita solo Khaled Khateeb e promoziona “The White Helmets”, senza aprire al dibattito, ignorando totalmente la numerosa controparte in causa? Poi capirete il perché di tanti dubbi. Potrebbe inserire nel contesto Eva Barlett[8]. La giornalista canadese, rispondendo alle domande di un intervistatore presso l’ONU, parla delle «tante fake news sulla guerra in Siria e sulla battaglia di Aleppo», spiegando «come vengono fabbricate le notizie riprese dai media mainstream» e perché «vi trovino così tanto spazio». Nello stesso contesto la Barlett ci dice anche chi sono i “White Helmets”, avendoli conosciuti da vicino: «[…] fondati nel 2013 da un ex ufficiale britannico, basati su un accordo da 100 milioni di dollari, sostengono di soccorrere i civili ad Aleppo Est, ma nessuno li ha mai visti. I loro filmati sono riciclati [e falsi]». La conferenza integrale è visualizzabile su Youtube[9]. LFF potrebbe invitare, fra i tanti, l’Arcivescovo Maronita di Aleppo Joseph Tobji. Udito il 4 ottobre 2016 alla Commissione Affari Esteri (video di Senato TV)[10], il Presule usa queste parole (dal minuto 20 seg.): «In Siria non c’è alcuna rivoluzione, in realtà si tratta di una guerra guidata da terroristi, non da ribelli oppositori. È stata descritta come guerra civile […] è una terza guerra mondiale fatta per procura. Noi in Siria siamo giocattoli nelle mani dei grandi […] I mezzi di informazione internazionali continuano ad essere parziali. Parlano senza oggettività. Calpestano l’informazione. […] Parlano secondo gli ordini direttivi del proprio padrone. Fomentano contro una parte e coprono [le malefatte] di un’altra, come i Caschi bianchi che adesso sono [diventati] gli angeli, ma chi conosce la storia sa benissimo chi sono, chi erano […]». I cosiddetti “Caschi Bianchi”, quelli che LFF pretende di pubblicizzare in Lucania con «lucida capacità di analisi», sono anche noti per i tanti video di dubbia autenticità[11] o fake[12] e per la fitta rete di finanziatori governativi e non solo (foto 3). Ma veniamo a Khaled Khateeb, sebbene non possa dilungarmi più di tanto. Nell’account Facebook[13] del fotografo troneggia un banner (foto 4) con logo di Jaish al-Fatah[14], «anti-regime ma non necessariamente anti-ISIS» a cui Wikipedia dedica la pagina di Army of Conquest[15], esercito di conquista e centro di comando dei cosiddetti “ribelli”, ovvero il nucleo di guerriglieri islamici supervisionati e coordinati dal saudita Dr Abdullah al-Muhaysini[16], religioso mussulmano. C’è anche la sigla di Fatah Halab[17], che ha l’obbiettivo dichiarato di conquistare Aleppo città e comprende militanti guerriglieri islamici[18]. I video Youtube[19]e[20] di queste organizzazioni sono davvero eloquenti: non sono dei “fiorai arcobaleno”! Il banner è introdotto da Khateeb con il seguente slogan: «Rabbia per Aleppo e vittoria per Aleppo col permesso di Allah». Questi esibisce come testata del suo account Facebook la foto celebrativa di due “martiri” (foto 5). Uno di essi – a meno che non sabbia preso un forte abbaglio – è Anas Sha’buq, detto “Abu Muhammad Armanazi”. Tutti questi “martiri” il mainstream li definisce «ribelli moderati» o «attivisti per i diritti civili», ma l’Arcivescovo Tobji li chiama «terroristi». Allego due documenti che riguardano “Armanazi”. Il primo è un post Facebook (foto 6 e 7), rilanciato da un suo amico, in cui si chiede «beneficienza per comprare 1.000 bombole di gas da usare come teste di cannone» (i famigerati “cannoni inferno” – jahannam[21]) da scagliare contro le «bande sciite» di Assad. “Armanazi”, oltre ad essere un «paladino dei diritti civili» e sedicente «filantropo in Turchia» (sic!), è stato uno dei promotori di Jaysh Halab[22], coalizione di presunti “ribelli” tra cui militano alcune sigle tristemente note come Nuri al-Din Zinki (su Youtube ci sono video decisamente esplicativi)[23] e salafiti[24]-wahhabiti[25]-ikhwaniti[26] come Harakat Ahrar al-Sham[27], questi ultimi apertamente alleati, fino a ieri, di Jabhat al-Nusra[28], il braccio ufficiale di Al-Qa’ida[29] in Siria fino al luglio del 2016. Il secondo documento (foto 8) è la dichiarazione di costituzione di Fatah Halab, di cui già si è detto. Tra i firmatari, che intimano alle altre fazioni di aderire a questo esercito «pena la dichiarazione di tradimento della rivoluzione», c’è Armanazi stesso: ex membro del Consiglio rivoluzionario del quartiere di Salah al-Din (da Saladino) ad Aleppo. In un articolo di giornale Enab Baladi[30], “pro(cosiddetta)rivoluzione”, si parla della morte di un sospetto cecchino e capobanda, con la testimonianza propagandistica del suo «amico Armanazi» (foto 9). Il tema è davvero complesso per tre ragioni: 1) Si parla di vivi, ma anche di morti, dunque moralmente non me la sento di spingere più del dovuto; 2) Non è facile capire l’arabo e gli islamici; 3) O ci si documenta sulle fonti dirette, ma difficilmente raggiungibili, oppure, come è stato dimostrato, NON è possibile fare una «lucida analisi sulla questione». Auspico vivamente di non aver commesso errori interpretativi. Questa è forse «propaganda ideologica grossolana» così sgradita a LFF, o è piuttosto una ricerca utile alla verità? Le domande conclusive sono tante: 1) LFF può ancora dichiarare la sua «imparzialità sulla delicata questione siriana»? 2) LFF era a conoscenza di tali informazioni? 3) LFF sa che tutte queste sigle islamiste (salaf al-ṣaliḥīn) e persone, che vuol ospitare in Lucania, hanno dichiarato guerra ad un governo laico e democraticamente eletto col 90%[31] dei consensi? 4) LEF ha mai parlato con qualche profugo siriano ospitato nella nostra regione? 5) È davvero opportuno invitare in Lucania Khaled Khateeb e fare propaganda ai “White Helmets”?

Carlo Di Pietro

[1] Lucania Film Festival

[2] https://www.facebook.com/LucaniaFF/photos/a.127654870697487.20296.120998404696467/1111482998981331/?type=3

[3] http://it.ibtimes.com/chi-sono-i-white-helmets-siriani-eroi-volontari-nella-mattanza-della-siria-o-islamisti-pagati

[4] http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2017/02/25/ASyHOaOG-candidato_ingresso_giovane.shtml

[5] https://twitter.com/995khaled/status/835457007960403968

[6] http://www.oltrelalinea.news/2017/02/28/the-white-helmets-fotografo-invitato-al-lucania-festival-protesta-di-fdi/

[7] http://www.lucaniafilmfestival.it/il-non-caso-white-helmets/

[8] https://www.youtube.com/watch?v=77ds2niH2VA

[9] https://www.youtube.com/watch?v=g1VNQGsiP8M

[10] http://webtv.senato.it/4621?video_evento=2972

[11] https://www.maurizioblondet.it/la-losca-falsificazione-dei-complici-dei-terroristi/

[12] https://www.youtube.com/results?search_query=white+helmets+fake

[13] https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1563290473967273&set=a.1533083626987958.1073741829.100008590068246&type=3&theater

[14] http://www.longwarjournal.org/archives/2015/07/al-nusrah-front-new-coalition-aleppo.php

[15] https://en.wikipedia.org/wiki/Army_of_Conquest

[16] https://en.wikipedia.org/wiki/Abdullah_al-Muhaysini

[17] https://en.wikipedia.org/wiki/Fatah_Halab

[18] http://www.bbc.com/news/world-middle-east-33373410

[19] https://www.youtube.com/results?search_query=Jaish+al-Fatah

[20] https://www.youtube.com/results?search_query=Fatah+Halab

[21] https://it.wikipedia.org/wiki/Inferno_islamico

[22] https://en.wikipedia.org/wiki/Army_of_Aleppo

[23] https://www.youtube.com/results?search_query=Nuri+al-Din+Zinki

[24] https://it.wikipedia.org/wiki/Salafismo

[25] https://it.wikipedia.org/wiki/Wahhabismo

[26] https://en.wikipedia.org/wiki/Ikhwan

[27] https://it.wikipedia.org/wiki/Ahrar_al-Sham

[28] https://en.wikipedia.org/wiki/Al-Nusra_Front

[29] https://it.wikipedia.org/wiki/Al-Qaida

[30] http://www.enabbaladi.net/archives/37861

[31] https://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_presidenziali_in_Siria_del_2014