IL POMPETTA RIABILITATO – ED ALTRI SCANDALI DA NON TRALASCIARE

Alcuni lettori sono rimasti indignati e stupefatti dalla rivelazione del Riformista:

Sentenza contro Berlusconi sbagliata e pilotata, dopo 7 anni di gogna ristabilita la verità

Su questo scandalo certo clamoroso, mi limito a copiare e incollare due commenti da twitter:

“Letto il contenuto delle registrazioni, ma che ci faceva un magistrato di Cassazione (deceduto) a colloquio con il suo ex imputato e con testimoni (chi?) che registravano? ‘Sto riverginamento di Berlusconi appare assai sospetto, oggi che i suoi voti sono vitali per il MES” (Minuteman Italy)

“Il tanfo che aleggia sulla riabilitazione di Berlusconi è irrespirabile, soprattutto perché arriva dagli stessi che ne decretarono la fine politica” (Camilla)

Appunto, il Pompetta gli serve per imporci il MES. Suggerirei di passare ad altri eventi, da cui questo serve a distrarre.

Basta giustapporre alcuni titoli:

L’Italia testa l’antivirale dell’americana Gilead Sciences contro il coronavirus

Diversi ospedali italiani, tra cui il Sacco di Milano e lo Spallanzani di Roma, partecipano ai due studi di fase III per valutare l’efficacia del farmaco sperimentale remdesivir

https://www.financialounge.com/news/2020/03/13/italia-testa-antivirale/

Il farmaco miracoloso è il solito Redemsivir, per il quale (al contrario della modesta clorochina) la Gilead addebiterà 3.120 dollari a paziente: pagherà il SSN, ossia noi.

Gilead addebiterà $ 3,120 per paziente per il trattamento Covid-19

https://gizmodo.com/gilead-to-charge-3-120-per-patient-for-typical-covid-1-1844208210

Naturalmente per chi ha deciso di farci sperimentare a tutti noi il costoso farmaco per un virus che non c’è più, ci saranno ricchi premi e cotillons.

Ciò che impedisce di rassegnarsi, è quel che della Gilead diceva nel 2018 VoltaireNet:

“…24 pazienti sono deceduti nel dicembre 2015, durante i test condotti dal laboratorio georgiano della ditta americana. Tuttavia, Gilead Sciences ha deciso di continuare i test senza informare le sue cavie che alcuni dei loro predecessori erano morti. Ciò ha portato ad altri 49 decessi. È quanto ha rivelato l’ex ministro georgiano della sicurezza nazionale, Igor Guiorgadze, con documenti a sostegno delle sue parole.

I crimini di Gilead Sciences mascherano test del Pentagono?

RETE VOLTAIRE | 5 OTTOBRE 2018

Ma tranquilli, non è il Redemsivir, quello che sperimentano su di noi. Quello che ha ammazzato i 24 era il Sovaldi (Sofosbuvir), il suo farmaco contro l’epatite C, che ha testato sui georgiani (il cui governo aspira a farsi ammettere nella NATO: come può negare qualcosa all’Occidente?) ” in violazione delle leggi internazionali e senza prima ottenere il consenso dei suoi pazienti.

Tra l’altro, “Il prezzo della pillola Sovaldi varia notevolmente da paese a paese. In India si vende a 4,89 USD, ma negli Stati Uniti a 1.000 USD. Un corso di trattamento di 12 settimane arriva a 705 euro in India, 28 700 euro nell’UE, ma 84000 USD negli Stati Uniti”.

Le stesse creste saranno lucrate sul Redemsivir? E da chi? Chi avrà diritto ai ricchi premi e cotillons? Ecco il vantaggio di avere una magistratura palamara.

Altro tema da cui non distrarsi

La Bundesbank, dopotutto, non uscirà dall’euro

Come si ricorderà (o si dovrebbe ricordare) 5 maggio scorso la sentenza della corte costituzionale tedesca di Karlsruhe ha messo in dubbio la congruità del Quantitative Easing e hanno lanciato alla BCE un ultimatum: entro tre mesi doveva giustificare la proporzionalità l’immane “stampa” di denaro contro titoli di Stato, altrimenti la Bundesbank avrebbe cessato gli acquisti secondo, di fatto facendo uscire la Germania dall’euro e aprendo una stagione altamente imprevedibile per l’europeismo di servizio.

Invece, “Qualche giorno fa, la BCE ha permesso alla Germania di visionare alcuni documenti riservati riguardanti la sua politica monetaria ; il Bundestag, ossia il parlamento, visti questi documenti fantomatici, ha sancito che la BCE ha soddisfatto i requisiti di proporzionalità con il suo programma di stimolo principale, il Quantitative Easing “e di conseguenza soddisfatti i requisiti della sentenza BVerfG (corte costituzionale) del 5 maggio 2020.” Il Bundestag ha fretta di andare in vacanza.

E la Merkel ha una carta in più da giocare: il Bundestag ha sospeso la sentenza di Karlsruhe, ma non l’ha cancellata : “Non è il Bundestag a fare sentenza” (Marco Saba). Quindi la sentenza può eser fatta valere, come una minaccia e una spada di Damocle, su BCE, su Francia e Italia.
Il titolo ottimista dice:

BCE vs Germania, è finita: c’è il verdetto del Bundestag sul QE

https://www.money.it/BCE-scontro-Germania-su-QE-verdetto-Bundesbank

Era tutta una finta: figurarsi se Berlino è disposto a uscire dall’euro, moneta sottovalutata e dove spadroneggia sopra le altre economie, Italia per prima.

Commento di Alexandrine Bouilhet, @abouilhet

Carina, e spiritosa

Addetto stampa della BCE, ossia della Lagarde:

@ecb

Karlsruhe, l’epilogo: voilà une affaire allemande rondement menée by the gouvernement allemand juste avant the presidence allemande de l’UE …

Non ve lo traduco. In sintesi: i tedeschi se la sono cantata e se la sono suonata, per cominciare la loro presidenza UE facendo vedere chi comanda.

Ma perché c’è una giustizia (non in Italia), la Germania ha però i guai suoi con la Wirecard, la Visa germanica, che si sta rivelando una truffa dal principio alla fine. Per esempio, scrive il Financial Times: ““Wirecard dichiarava pubblicamente di servire 33.000 commercianti di grandi e medie dimensioni e 170.000 piccole imprese, una portata globale che ha contribuito a rendere la società un investimento sensazionale”.-Invece

La vera attività di Wirecard si basava su un numero limitato di clienti

Esclusiva FT: un foglio di calcolo interno mostra come solo 100 clienti abbiano generato la maggior parte dei ricavi nel 2017

Ma il punto è che Wirecard trascina nella sua bancarotta anche altri. A cominciare da Ernst e Young (EY), la ditta di revisione dei conti di fama mondiale, che nel revisionare e garantire i conti della Wirecard non s’è accorta – per tre anni – che le mancavano 1,9 miliardi di liquidità. Fallimento meritato, ma che innescherà una reazione a catena mondiale: il fatturato di EY era  di 37miliardi l’anno, e sparisce; così come il posto per i suoi 270 mila impiegati nel globo. Anche tutti i clienti, le mega-ditte i cui conti sono stati revisionati (così bene) dalla Ernst & Young, passeranno brutti momenti – e diverse non sopravviveranno.

Leggete qui il primo atto della caduta della ditta, che ricorda il film Margin Call: coi senior partner che consigliavano agli impiegati le frasi da dire ai clienti per ingannarli..”l’obiettivo della frode era quello di ‘ingannare gli investitori e l’EY’.

EY si prepara per il mega-scandalo Wirecard

http://centralerischibanche.blogspot.com/2020/06/ey-si-prepara-per-il-mega-scandalo.html?m=1

 

E come non bastasse, c’è quest’altro scandalo che avrà ancora più immani conseguenze; ne dà notizia Scenari Economici: 

SCOPERTE 83 TONNELLATE D’ORO FALSO. Forse la più grossa quantità mai trovata – inquina il mondo dei collaterali

Siccome la Wuhan Kingold Jewellery Inc, (sempre Wuhan) si è fatta prestare da diversi trust ed istituti finanziari informali cinesi, il famoso “Shadow banking” cinese, 20 miliardi di Yuan, 2,8 miliardi di dollari, dando in pegno questo oro per un totale di 83 tonnellate, e l’oro si è rivelato tungsteno o rame, ora crolla anche l’immenso ed oscuro mondo della finanza ombra, con effetti-domino spettacolari che non si sa dove finiranno. Il collasso globale come esito della globalizzazione è dietro l’angolo, Wirevard e le 83 tonnellate di falso oro cinese sono parte della stessa fin de partie; accadde lo stesso anche nel 1929, quando i grandi successi della finanza USA si rivelavano basati sul vuoto (come Wirecard) e su trucchi delinquenziali (come l’oro cinese).

Spero di sbagliarmi, ma sembra l’inizio del Grande Crollo. Teniamo fermo e facciamo scorte: di fagioli secchi, ceci, carne in scatola di lunga durata. Io ne ho trovata che scade nel 2027. Dovrebbe essere tutto tornato a posto, per allora. Ma è difficile che riaprano i supermercati.