Fuera Okupas, la squadra di pugili che libera gli alloggi occupati abusivamente in Spagna

Fuera Okupas – Dopo soli due anni di attività, l’azienda lavora a ritmi frenetici. Svolgono sei operazioni al giorno e hanno già liberato più di 400 caseUn paio di anni fa Carlos e Maria due coniugi sessantenni, dopo aver venduto il loro appartamento a Madrid, avevano stabilito di andare a vivere in uno chalet alla periferia della capitale.

Una decisione molto sofferta perché a Maria era stato appena diagnosticato un cancro e la coppia pensava che allontanarsi dal trambusto della città le avrebbe giovato. Ma una volta di fronte alla loro nuova casa, per Carlos e Maria si è materializzato un incubo. Non sono nemmeno riusciti ad entrare.

La serratura era stata cambiata e dentro c’era un gruppo di sconosciuti che avevano “occupato” la casa lo stesso giorno in cui la coppia si doveva trasferire. Con i mobili per strada e senza un tetto sulla testa, i due hanno cercato inutilmente di rientrare in possesso della loro casa. In questa situazione drammatica, dopo essere stati informati da un amico che in precedenza aveva contattato l’agenzia, hanno deciso di chiamare la società Fuera Okupas.

Dall’altra parte del telefono, Jorge Fe, manager e capo delle operazioni, ha assicurato loro che nel giro di pochi giorni avrebbero riavuto la loro casa. E così è stato. Il giorno dopo, davanti allo chalet, si sono presentate quattro persone, tra cui lo stesso Jorge, dall’aspetto corpulento, molto alto ed esperto di arti marziali.

In 48 ore Carlos e Maria avevano recuperato la loro casa. Quando hanno aiutato Carlos e Maria, l’azienda era in attività solo da pochi mesi. Dopo essersi dedicato alla riscossione dei crediti e alla sicurezza privata, l’imprenditore catalano si è reso conto che il fenomeno degli okupas è molto diffuso in diverse parti del paese e che bisogna fare qualcosa per risolverlo.

Due anni dopo, Fuera Okupas è l’azienda leader nel settore dell’edilizia abitativa in Spagna. Quello che all’inizio era un impegno di un paio di chiamate alla settimana, ora è diventato un lavoro a ritmi frenetici. Con uffici a Barcellona, Valencia e presto a Madrid – tre zone dove si concentra la maggior parte degli abusivi -, ogni giorno eseguono in media sei sfratti in diverse parti del paese.

In totale, si contano più di 400 case ed edifici e ce ne sono altri 100 in attesa. 

I clienti sono, nella maggior parte dei casi, proprietari di seconde case occupate che, disperati per la lentezza della giustizia e l’inerzia delle forze di sicurezza, scelgono di assumerli per far sgombrare gli le case.

Nel 70% dei casi, gli inquilini abusivi si sono stabiliti da poco nella casa, il restante 30 %, di solito, è da tempo dentro la casa e, spesso, finisce per distruggerla. In termini di prezzo, il costo per sgombrare una casa è di circa 2.500 euro, ma se, ad esempio, si tratta di un edificio completamente occupato, l’importo per abitazione è inferiore.

La chiave del successo di Fuera Okupa è la negoziazione.

L’obiettivo è quello di raggiungere una soluzione concordata con gli okupas grazie ad agenti professionisti. In azienda sono presenti un ufficio commerciale, avvocati specializzati e un compendio di esperti in sport di contatto: arti marziali, boxe e judo.

Ciò non significa che usano le loro competenze contro gli inquilini indesiderati, ma sono un deterrente fondamentale. Tutto questo, assicurano, sempre nel rispetto di quanto consentito dalla legge. Il tasso di successo nella mediazione del 98%.

Fino adesso sono stati in grado di restituire le case ai proprietari in meno di una settimana. Rimane una percentuale minima di casi in cui la trattativa non è tra le opzioni che gli occupanti prendono in considerazione per lasciare la casa. Sono situazioni limite che questa squadra di pugili a volte, ha dovuto affrontare e in alcuni casi li ha mandati in ospedale

Jorge Fe ricorda soprattutto un caso, quello di una casa a Torrevieja (Alicante) che era stata occupata da un clan familiare. La cliente era una vedova di 65 anni alla quale avevano occupato la casa estiva e non sapeva cosa fare. Essendo un gran numero di persone, il team di Fuera Okupas è arrivato preparato, ma in quell’occasione non è stato sufficiente.

Quando la squadra è arrivata, i 22 membri del clan avevano in ostaggio la proprietaria della casa. Il giorno in cui Fuera Okupas doveva liberare la casa, il clan ha invitato la cliente a parlare con loro all’interno dell’appartamento. Quando la donna ha accettato, è stata trattenuta come se fosse un ostaggio.

Fe e i suoi hanno cercato di tirarla fuori di lì, ma gli okupas erano preparati con bastoni e coltelli per difendersi. Ne è nato uno scontro in cui è intervenuta anche la Guardia Civil. L’appartamento è stato liberato e gli abusivi sono stati arrestati. Secondo il direttore di Fuera Okupas, gli abusivi sono gruppi organizzati che sanno molto bene come funziona la questione, approfittano dei vuoti giuridici che ci sono con l’occupazione di case e credono che sia un diritto averla gratuitamente.

In molte occasioni sono sostenuti da associazioni. Di solito hanno tra i 25 e i 40 anni, sono di classe media e vivono alla giornata, anche se ci sono alcuni che lavorano. Altri indossano abiti di marca e hanno auto di alta gamma. Alcuni sono estremamente pericolosi.

Fe li conosce bene perché prima di passare all’azione, il suo team è incaricato di indagare su ciascuno degli abusivi. Tutto inizia con la telefonata del cliente che chiama per un consiglio perché la polizia non può fare nulla e l’agenzia è una delle poche speranze rimaste.

Una volta firmato il contratto tra le due parti, il team si mette al lavoro per indagare sugli occupanti: età, lavoro, stato civile, i loro orari, ecc. Al termine di questa fase, un team, sempre composto da quattro persone, si reca nell’abitazione e invita gli inquilini abusivi a uscire. Il dialogo non è amichevole, li avvertono dei reati che stanno commettendo; se accettano di andare via, viene fissata una data.

Quando gli abusivi escono, i proprietari si riprendono la casa, viene cambiata la serratura e attivati gli allarmi. Se, invece, si rifiutano di andarsene, Fuera Okupas mette una guardia di sicurezza all’ingresso accanto a un lavoratore dell’azienda, una situazione che viene chiamata controllo degli accessi.

Vengono chieste spiegazioni a chi entra e a chi esce, in modo che chi si allontana di casa non può più fare ritorno. La premessa fondamentale del team è di avere sempre qualche informazione. Non è la stessa cosa arrivare in una casa con okupas o in un appartamento di spacciatori, bisogna sapere a cosa si va incontro.

L’agenzia non punta tutto sulla carta dell’informazione, la squadra di operatori è addestrata per l’autodifesa da parte dei migliori atleti che a volte partecipano agli sgombri. In cambio, Fuera Okupas ne sponsorizza la carriera sportiva.

Uno di loro è Enoc Solves, campione spagnolo in MMA (Mixed Martial Arts), conosciuto anche come Fredy El Gigante, che ha battuto tre record mondiali di sollevamento su panca.

L’imprenditore ci tiene a sottolineare che la squadra è composta da persone che cercano di evitare lo scontro fisico. Lo scopo è aiutare le persone, portare avanti la negoziazione, non combattere.

Ugo Marchiotto per www.leggotenerife.com

https://www.facebook.com/adhocnewsitalia/?eid=ARAncXkjHTuUToBVZe43h-IwlZ6kBajMWiqZjWeHcwrZmGFkDdiJ10v_I5TWF5WIuSMFNJ0pn3W67YOe