COME CI TRATTA LA UE – CON FINALE SATANICO

Ricapitoliamo: Donald Trump ha minacciato di alzare i dazi sulle auto estere  del 25%.  Berlino spedisce in tutta  fretta Claude Juncker per trattare, senza nemmeno avvertire Parigi (sicché Juncker forse non ha il mandato per tratttare a nome di tutti). Costui, ovviamente assistito dal suo badante Martin Selmayr che è tedesco e molto capace (è il vero commissario), ha grande successo. Trump rinuncia ai dazi sulle auto; in cambio, la UE deve comprare il gas liquefatto americano e abolisce i dazi sui prodotti agricoli che gli USA vogliono esportare.

Marco Zanni, eurodeputato Lega:

@Marcozanni86

Come ormai prassi in #UE, ieri #Juncker è andato in #USA con l’unico scopo di proteggere gli interessi della #Germania, e per ora ci è riuscito, anche a costo di arrecare danno agli altri stati membri. #EUsolidarity

01:20 – 26 lug 2018

Ciò è letteralmente vero.  E’ l’Italia che produce il 40 per cento della soia europea,  è dunque quella che sarà penalizzata dalla concorrenza della soia americana. Inoltre, siccome l’Italia ha i rigassificatori e la  Germania no, sarà l’Italia a cui sarà chiesto di comprare il  gas di petrolio liquefatto (LNG), che costa il 20% in più del gas russo.

Questa notizia avrebbe dovuto aprire i telegiornali serali; ed oggi, essere ben spiegata sulle prime pagine dei giornali. Nulla di tutto ciò.  Le prime pagine dei giornali sono impegnate a sparare  in prima una frase del presidente  Mattarella: “L’Italia non può diventare un Far West dove uno compra un fucile e  spara  una bambina di un anno, rovinandone il futuro e la salute”.

Ovviamente i media  esultano perché capiscono con chi ce l’ha Mattarella: “Mattarella frena il far west leghista”, titola Il ManifestoAvvenire,  idem, sempre più spesso identico al Manifesto: “L’Italia non sia il far west”, eccetera.

 

Nessuno rileva come l’esempio di Mattarella sia  pretestuoso e stiracchiato. Sta parlando della bambina rom colpita da un pallino di un fucile ad aria compressa (in libera vendita) sparato a casaccio dal balcone da un ex dipendente del Senato. Non c’entra nulla con la proposta leghista  che vuole che in giudizio sia presunta  la legittima difesa quando  colpisci un estraneo  che ti entra in casa di notte a  rubare.  Per trovare qualcosa da dire contro Salvini, il presidente-giurista ha dovuto fare una acrobatica arrampicata sugli specchi: il cui solo scopo è esprimere ostilità preconcetta al governo.  E’ chiaro che Mattarella non riconosce legittimo  il voto popolare.

Ma torniamo alla notizia vera,  il successo ottenuto da Juncker (Selmayr) nel  solo interesse della Germania e a danno degli altri che, chissà perché, ci ostiniamo a chiamare “partner” europei.   Per fortuna,la Francia – anch’essa penalizzata nel suo agro-alimentare dal “successo” di Juncker, sembra si opporrà: Bruno Le Maire (il ministro dell’economia) “esige che l’agricoltura resti al di fuori del campo delle discussioni: “Noi abbiamo norme sanitarie, alimentari ed ambientali a cui siamo attaccati   perché garantiscono la protezione e la sicurezza dei consumatori”.

Dunque Parigi si opporrà. Ma, con Macron invischiato nello scandalo che sappiamo, la forza  negoziatrice di Parigi non sembra al suo meglio

Come stanno “aiutando” la  Grecia..

Al Nord, gli europeisti sono così abituati a usare la UE per i loro propri interessi, da aver sviluppato una vera deformazione psichica. Prendiamo Carl Bildt: svedese, già primo ministro, per decenni con le mani in pasta in tutti  gli affari europeisti – un rappresentante tipico dell’oligarchia. Sulla tragedia degli incendi in Grecia e il centinaio di morti,  ha twittato:


‏ @carlbildt

SeguiSegui @carlbildt

Horrible death toll in very dangerous wild fires in Greece. EU countries coming to help. Again.

Traduco:

“Orribile prezzo di morte nei pericolosissimi incendi in Grecia. I paesi UE vengono in aiuto. Di nuovo”.

Di nuovo”? Chiaramente, per Bild gli europei hanno aiutato la Grecia già un’altra volta: quando  secondo loro  l’hanno “salvata” finanziariamente,  prestandole ad alto tasso i soldi per pagare i suoi debiti – o meglio, continuare a servirli –  che le banche tedesche e francesi  avevano fatto contrarre  al governo ellenico.

Meno del 5% delle centinaia di miliardo che abbiamo “prestato” alla Grecia è  effettivamente entrato  in Grecia: il 95% non ci è entrato, è passato direttamente nelle casse delle banche tedesche e francesi. L’Italia ha contribuito, scodinzolante, spendendo 40 miliardi  (che si è  fatta prestare)  per salvare le banche  straniere – per poi venire accusata di avere troppo debito.

Quell’aiuto della UE è consistito nel creare alla Grecia un ulteriore debito, gigantesco e  insostenibile, nel   piegare il governo votato (Tsipras) in un fantoccio che obbedisce alle sempre nuove torture inferte alla Grecia.

Il  21 giugno scorso,  Pierre Moscovici, il commissario  alle finanze,   a nome della  UE salutava i successi del primo “aiuto” alla Grecia: “

@pierremoscovici

La crise grecque s’achève ici, cette nuit. Nous sommes finalement arrivés au bout de ce chemin qui a été si long et si difficile C’est un moment historique. @EU_Commission @ecfin @EEAthina

Traduco: “La crisi greca del debito finisce qui, stanotte. Siamo finalmente arrivati alla fine del cammino che è stato tato lungo e difficile.  E’ un momento storico”.

E’ un tantino presto per dire che la crisi greca “è finita”, ha notato beffarda la giornalista finanziaria inglese  Frances Coppola: “La Grecia deve ancora mantenere un avanzo primario del 3,5% del Pil fino al 2022 e del 2,2 del Pil fino al 2060.  Decenni di austerità in più. Politicamente insostenibile”.

“Avanzo primario” significa che la Grecia deve spendere meno di quel che introita in tasse  e svendite  dei suoi cespiti  (privatizzazioni) per i prossimi 37 anni. Tirare la cinghia, nelle condizioni in cui è, per un altro quarantennio. Cosa mai vista e nemmeno possibile, secondo gli economisti con un residuo senso di realtà.

E invece, sapete che cosa ha  subito comunicato Bruxelles  mentre  i boschi presso Atene ardevano e la gente moriva?

Fresh warning for Greece to stick to reforms

“Nuovo ammonimento alla Grecia: si attenga alle riforme.

Ossia non si permetta di spendere più dI quanto pattuito nei programmi di austerità,  nonostante gli incendi e la ricostruzione  che dovrà intraprendere.

Klaus Regling ha avvertito Atene.

Glielo ha comunicato “Klaus Regling, il capo del Meccanismo Europeo di Stabilità: che ha emesso un chiaro nuovo avvertimento al governo greco – se  devia dal corso delle riforme, le misure di alleviamento del debito decise il mese scorso saranno sospese”.

Siccome potete non credere alle mie parole, potete leggerlo sul primo giornale ellenico:

 

http://www.ekathimerini.com/231014/article/ekathimerini/business/fresh-warning-for-greece-to-stick-to-reforms

Voi v’illudete  che sia in atto una qualunque “solidarietà” europea  verso i greci? Che Bruxelles si precipiti ad organizzare i soccorsi, proponga un alleviamento del debito, faccia una qualche donazione alla Grecia?  Organizzi una raccolta di fondi?  Niente di tutto questo. Nessun soccorso  viene da Bruxelles. Nemmeno un coordinamento” di soccorsi. Nulla.

Anzi no,  qualcosa: apprendiamo che la UE  ha rubato alla Grecia  – non c’è altra parola –  8 miliardi di euro…. Come? La questione è tecnica, e rimandiamo gli interessati all’articolo:

http://www.positivemoney.eu/2018/07/ecb-smp-profits-billions-lost-for-greece/

In breve e per semplicità:

Quando “salva” la Grecia  comprandone i titoli, la BCE fa un profitto:  perché ha comprato questi titoli al 30-40% del loro valore nominale, per poi farseli restituire dai Greci a 100. Di questo profitto, la BCE si tiene il 20%. Il resto, dovrebbe distribuirlo alle banche centrali degli altri paesi – compresa la banca centrale ellenica. Che però non ha visto  che una cifra parziale, mancante appunto di 8 miliardi.  Invece la Bundesbank ha ricevuto 14,3  miliardi di questi  profitti.

Un paese ridotto in miseria da loro, è stato privato da lorsignori di 8 miliardi  di cui ha estrema  necessità.

L’attivo commerciale della Germania, 296,4 miliardi di dollari, supera quello della Cina  e dei  Giappone . Ma nemmeno un miliardo spende per il soccorso alla Grecia.

Strano? “Questa” è la UE, cari lettori.  Non la UE di cui ci parla sognante Mattarella.  Un gruppo di insensibili delinquenti e luciferini  oligarchi che non esita a spogliare il povero, di folli autistici insensibili alla sua tragedia. Sarebbe o no una notizia con cui  aprire i TG? Invece  si parla di Mattarella che frena il Far West di Salvini,  del  “fucile” senza dire che è ad aria compressa eccetera.

Per fortuna  la Grecia ha un governo efficiente. Di sinistra. Che sta provvedendo alle prime, urgenti, indispensabili necessità dei suoi cittadini. In questo momento, che cosa ha fatto Tsipras? “

Grecia: varata legge che consente l’affido di bambini a coppie dello stesso sesso

Apprendiamo la felice  notizia da un esultante sito omosessuale, il Gay Post.

http://www.gaypost.it/grecia-legge-affido-bambini-coppie-gay/amp

Già, perché c’è anche questo nella folle psicopatia chiamata “UE”,    una  specie di infezione del delirio. Tsipras ha ritenuto  necessario garantire  anzitutto “i nostri valori”, dettati dall’ideologia globalista. Un esorcismo contro il “populismo” e il “sovranismo”,  che sono i  veri pericoli di cui l’oligarchia e i suoi servi sentono di doverci liberare.

Come? Una proposta viene dalla celebre rivista pop Rolling Stone:

CULTURA / News

Solo la Chiesa di Satana ci salverà dal populismo

 

 

 

“Chi ci salverà dalla marea montante dell’oscurantismo populista e neo-bigotto? Gli intellettuali impegnati come Roberto Saviano o Sandro Veronesi? O una nuova sinistra?”, esordisce l’articolo: no, guardiamo altrove : “In questo momento storico in cui la ragione soccombe alla stupidità, la logica non viene più applicata, e l’unico punto di riferimento rimasto sembra essere il proprio buon senso (o la sua completa mancanza), l’ultimo baluardo di razionalità occidentale è rappresentato dalla Church of Satan – o meglio: dai social media manager dell’organizzazione religiosa americana”.

Segue una spiegazione simpatizzante della Chiesa satanica creata dal noto Szandor LaVey (1930-1997).

Conclusione di Rolling Stones:

“Alla luce di questo, crediamo quindi che oggi abbiamo tutti bisogno di più satanismo: come antidoto a chi, con la sua intolleranza, rende il mondo peggiore. Del resto, è nei momenti più difficili che l’uomo riscopre il proprio lato spirituale, e sente il bisogno di avvicinarsi a una Chiesa. Noi adesso, nel caso, sappiamo quale scegliere”

Un lettore mi chiede di commentare. Impossibile. Si possono commentare idee, ragionamenti, ma non il delirio. Esso ammutolisce. Ed è la sua forza.  (Leggete qui il delirio completo):

https://www.rollingstone.it/cultura/news-cultura/solo-la-chiesa-di-satana-ci-salvera-dal-populismo/420104/

Di cosa ha bisogno  l’Europa? Non di dare aiuti alla Grecia. Ha bisogno soprattutto di Satana. Di aderire alla Chiesa di Satana. Detto dai Rolling Stones, nemmeno ci sorprende. Lo sapevamo già che avevano scelto.

 

 

Magari qualcuno avverta  quelli di Famiglia Cristiana e di Avvenire, che si sono messi  insieme ai Rolling: anche loro hanno scelto Satana. Ma forse lo sanno già.