Che fine hanno fatto le Sentinelle a Milano? Non ci sono forse tantissimi motivi per alzarci in piedi e vegliare?”.
 
Carissimi,
queste sono le domande che in molti ci hanno rivolto negli ultimi mesi, soprattutto leggendo delle recenti veglie di Spezia, Verona, Treviglio. E in effetti è così, più passa il tempo più le ragioni per alzarci in piedi e dire no alla menzogna che cerca di penetrare in ogni anfratto della nostra società e quindi nelle nostre vite aumentano. E se da un lato questo provoca un fisiologico senso di scoramento in molte persone, come se non si potesse davvero porre argine al male,  dall’altrorisulta sempre più evidente che occorre salvaguardare quel piccolo seme di testimonianza pubblica costruito in questi anni. Per noi stessi innanzitutto, ma per essere poi segno vivo e visibile in questa città dove tutto si consuma velocemente e dove sembra impossibile ritagliare uno spazio per testimoniare la verità.
 
Anche perché non è detto che sarà legale farlo per molto a lungo. Se l’iter del ddl Scalfarotto sul contrasto alla cosiddetta omofobia è stato fermato anche grazie alla nostra testimonianza pubblica che ne ha svelato il vero volto liberticida, la lobby Lgbt è già al lavoro nel nostro Paese per “aggirare” il problema facendo approvare una serie di leggi “antiomofobia” regionali che costringano poi il governo centrale a legiferare sul tema: due regioni italiane infatti, Umbria e Campania, hanno già approvato provvedimenti di questo tipo e la Puglia si prepara a fare lo stesso.
 
Nel frattempo – accanto all’ormai inarrestabile cascata di ideologia gender che ogni giorno ci propinano giornali, radio, serie tv, web e chi più ne ha più  ne metta – il ministero dell’Istruzione ha pubblicato le Linee Guida all’articolo 1 del comma 16 della legge sulla Buona Scuola in cui si mette nero su bianco che l’impostazione della scuola italiana è intrisa di gender dalla A alla Z e infatti quello che succede nelle scuole è sotto gli occhi di tutti, ultimo in ordine di tempo il caso del Pertini, proprio qui a Milano in cui in classe è andata in onda una puntata di indottrinamento Lgbt all’insaputa dei genitori.
 
E intanto diverse forze politiche, con i Radicali in testa, continuano a spingere per l’approvazione del ddl sulle Dat, che introdurrebbe l’eutanasia. 
 
Di fronte a tutto questo, possiamo forse stare a guardare?
Possiamo permetterci di lasciare che la vita fragile, la nostra libertà d’espressione e di educazione vengano schiacciate nell’indifferenza generale?
 
Certo che no, Sentinelle! Per questo, ancora una volta, ci alziamo in piedi! Per testimoniare al mondo la verità sul nostro essere creati uomini e donne, per difendere la libertà di espressione ed educazione, per aprire gli occhi a chi nella nostra città si illude di essere libero e invece è tenuto in catene dalla menzogna che riduce la persona ad un impulso, per vivere nella verità.
 
DOMENICA 17 DICEMBRE ORE 17.30 IN PIAZZA SAN CARLO A MILANO

Sentinelle in Piedi – Milano