LA VECCHIA “CASSA DEL MEZZOGIORNO” E’ PIU’ VIVA CHE MAI E LOTTA INSIEME A NOI…

PAOLO SENSINI – Che le Istituzioni i-tagliane siano monopolizzate e cannibalizzate dai Partiti politici è cosa risaputa ormai da chiunque. Non c’è bisogno di aver fatto studi politologici per saperlo. In sostanza non esiste carica, dalla più modesta fino ad arrivare ai vertici dello Stato, la quale non sia occupata dalla longa manus di quelle moderne associazioni a delinquere chiamate Partiti. Ora, dopo settant’anni di questo spudorato andazzo, sono state da un po’ introdotte nel “mercato politico” delle elezioni comunali le cosiddette “Liste Civiche”, che nella gran parte dei casi non sono altro che un camuffamento di quei medesimi partiti talmente sputtanati e impresentabili per continuare a metterci direttamente la faccia. Così, per far inghiottire la stessa minestra a quegli stessi cittadini che li schifano, eccoti la proverbiale “lista civica” per far rientrare dalla finestra ciò che era stato buttato fuori dalla porta. A volte, però, capita che vi sia anche qualche rara eccezione al mercimonio imperante. Quello di Claudio Bizzozero, “sindaco libero dalle gabbie dei partiti del Comune departitizzato di Cantù”, come lui stesso si definisce, è l’esempio paradigmatico di un uomo con la schiena dritta abituato a parlare fuori dal linguaggio paludato del burocratichese. Bizzozzero, che sovrintende la macchina del suo Comune e ne conosce i meccanismi tenuti nascosti ai cittadini, spiega come, in barba alle solite dichiarazioni mendaci e fasulle, la vecchia “Cassa del Mezzogiorno” sia ancora pienamente in vita e lotti insieme a noi. Per continuare a foraggiare, s’intende, le clientele di cui la Politica ha bisogno come l’aria, non certo per bonificare intere regioni che “vivono di Italia”.
Scrive Bizzozero: “Il fondo di solidarietà comunale (la legge lo chiama così ma in realtà per le città del nord sarebbe meglio chiamarlo “FONDO DI RAPINA” e per quelle del sud “FONDO DI CLIENTELA”) è un fondo gestito dallo stato ed alimentato da denaro versato (per legge) da tutti i Comuni d’Italia.
Lo stato stabilisce centralmente le quote che ciascun Comune deve versare nel fondo e poi redistribuisce il fondo stesso in base ai “bisogni” (o presunti tali) dei singoli Comuni.
Il calcolo della quota che ciascun Comune deve versare nel fondo viene fatto sulla base delle entrate fiscali locali, che per lo più derivano dagli immobili. Ne consegue che un Comune in cui non esiste abusivismo edilizio e nel quale quindi tutti gli immobili esistenti sono regolarmente accatastati (come prevede la legge) avrà più entrate e perciò dovrà versare di più nel fondo. Un Comune con molte case abusive o non accatastate, versa invece meno. In pratica un Comune virtuoso che fa rispettare la legge obbligando i propri cittadini ad accatastare gli immobili (come la legge prevede), viene penalizzato, mentre un Comune che chiude gli occhi davanti all’abusivismo viene premiato!!!!!
In sostanza il fondo toglie soldi ai Comuni virtuosi (ossia quelli del centro nord) per dare ai comuni viziosi (ossia quelli del centro sud). Praticamente è la vecchia “Cassa del Mezzogiorno” con un nome nuovo ma con la sostanza di sempre.
Vediamo la cosa in dettaglio, comparando la mia città (Cantù in Lombardia), con una città di dimensioni simili (Vibo Valentia in Calabria), rammentando che la Lombardia è la regione con la più bassa evasione fiscale e la più alta rapina fiscale statale, mentre la Calabria è la regione con la più alta evasione fiscale e la più bassa rapina fiscale.
Il mio comune deve versare quest’anno nel fondo 4.658.842,37 euro senza ricevere indietro niente, mentre il Comune di Vibo Valentia (che ha più o meno lo stesso numero di abitanti di Cantù) versa nel fondo 1.647.873,11 euro e ne riceve indietro 4.605.591,69.
IN PRATICA: CANTU’ CI PERDE PIU’ DI QUATTRO MILIONI E MEZZO DI EURO, MENTRE VIBO VALENTIA (CITTA’ DELLE NOSTRE STESSE DIMENSIONI) CI GUADAGNA TRE MILIONI DI EURO!!!!!!
Io faccio il sindaco a Cantù e dunque il paragone lo faccio con una cittadina calabrese di dimensioni simili alla mia. Fossi sindaco di Milano potrei fare il paragone con Napoli e in questo caso i dati sono i seguenti: MILANO CI PERDE CIRCA 246 MILIONI DI EURO; MENTRE NAPOLI CI GUADAGNACIRCA 260 MILIONI DI EURO.
E Napoli, come noto, è uno dei Comuni col più alto livello di abusivismo edilizio. Loro fanno i furbi e vengono premiati; noi invece rispettiamo la legge e veniamo penalizzati!!!!!
UN PAESE COSI’ IO LO CHIAMO UN PAESE DI M………
Salvini vuole fare il presidente del Consiglio al posto di Renzi. Entrambi hanno bisogno dei voti di Napoli e Vibo Valentia e di tutti gli altri Comuni del sud!!!! Del FONDO DI SOLIDARIETA’ non ne parla nessuno dei due!!!! SARA’ UN CASO.
Claudio Bizzozero
sindaco libero dalle gabbie dei partiti
del Comune departitizzato di Cantù”