Gli agricoltori bianchi sudafricani cercano rifugio in Australia, a causa delle persecuzioni in casa loro.

22 maggio 2018 10:57

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa  espropria i bianchi delle loro terre senza indennizzo.

 

Secondo il Ministero degli Interni australiano più di 200 agricoltori del Sud Africa hanno chiesto visti umanitari in Australia dopo aver subito presunti attacchi per il solo fatto di essere bianchi.

“Il tipo di criteri che i richiedenti il visto devono ovviamente soddisfare – o il criterio chiave – è la prova della persecuzione, quindi è esattamente quello che appureremo”, ha detto il vice segretario agli affari interni, Malisa Golightly. Gli affari interni hanno dichiarato che sono state ricevute 89 domande di visto per rifugiati relative a 213 persone, sebbene non abbiano specificato la loro appartenenza etnica o altri dettagli.

All’inizio di quest’anno sono emerse notizie che rivelano che i coltivatori bianchi in Sud Africa avevano subito persecuzioni dopo che il governo del paese aveva approvato una nuova legge che consentiva la confisca delle loro terre, che sarebbero state trasferite ai cittadini neri.

Civiltà africana. Massacri di contadini bianchi nelle loro fattorie isolate.

A seguito di tali resoconti, il ministro degli affari interni australiano Peter Dutton ha annunciato la sua volontà di avviare rapidamente il monitoraggio dei visti umanitari per i sudafricani che hanno subito violenti crimini rurali in patria e hanno voluto trasferirsi a Down Under. Quest’affermazione è stata criticata dall’opposizione sudafricana, che ha definito razzisti sia l’Australia sia coloro che erano disposti a fuggire.

La controversa legislazione è stata approvata dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, che si è impegnato a consegnare le terre, dal 1600 di proprietà degli agricoltori bianchi, ai cittadini neri del paese, senza prevedere alcun compenso per i proprietari. I 50 milioni di cittadini del Sud Africa sono prevalentemente neri, ma il 72% dei terreni agricoli appartiene ai bianchi.

 

La legislazione ha suscitato forte disapprovazione sia nel paese sia a livello internazionale, con un constatato aumento delle violenze contro i coltivatori bianchi.

 

Nel mese di marzo Afriforum, un gruppo per i diritti civili sudafricani, ha riportato che l’anno scorso sono state registrate 423 aggressioni rurali e sono state uccise 82 persone, nel 2018, ci sono stati 109 attacchi e più di 15 omicidi.

Civiltà negra. Genocidio di bianchi. i media tacciono.

La controversa riforma potrebbe mettere a repentaglio l’agricoltura commerciale nel paese, secondo l’Unione agricola transvaal del Sudafrica.

I trattamenti che i negri infliggono più di frequente ai bianchi sudafricani.

Gli esperti dicono che il governo sudafricano potrebbe ripetere l’errore commesso dal governo dello Zimbabwe che, nel 1999-2000, aveva intrapreso analoghe azioni sanzionatorie nei confronti degli dagli agricoltori bianchi, con la loro espulsione dal paese.

 

La misura adottata ha fatto precipitare il paese in carestia.

 

Fonte: https://www.rt.com/business/427405-south-african-farmers-visas-australia/